In studio
Lo studio fotografico e’ una bolla protetta, accogliente, separata dal mondo esterno. Una volta varcata la soglia si entra in uno spazio a parte, in un tempo sospeso dove si possono finalmente abbassare le maschere, le tensioni del corpo che le convenzioni spesso ci impongono e cosi’, lasciarsi andare a sperimentare, a cercare e a concedersi momenti ludici.
La fotografia di studio assomiglia al teatro. E’ un paradosso, come l’azione teatrale: siamo in una situazione convenuta, dove le componenti sono costruite (struttura, luci, posa, appuntamento); eppure, all’interno di questa “finzione”, andiamo alla ricerca della massima autenticita’. Mettendo il soggetto in una condizione molto personalizzata, attraverso uno stile e oggetti in cui si riconosce, lo studio assume il ruolo di uno specchio ma interiore, senza il vetro.
Il vetro e’ il mio occhio e il mio sentire che il soggetto vedra’ solo in un secondo momento, guardando le proprie fotografie. Questo approccio ha spesso prodotto effetti trasformativi che, forse, sono la mia ragione piu’ profonda di fare fotografia.
NIVES
impiegata
DALILA
manager
PAOLO
designer
DILETTA
attrice
LUCA
attore
VALENTINA
studentessa
AYAZ
pugile
ALICE
designer
GREGORY
regista
TANITA
attrice
LORENZO
autore, modello
LUCIA
attrice
Swāmī Ritāvān Bhāratī
Guida spirituale dell’Associazione delle Società di Meditazione Himalayana (AHYMSIN) a livello internazionale.
Direttore Spirituale (Ashrama Pramukha) del Swami Rama Sadhaka Grama (SRSG)
SARAH
cantante, ballerina